Grandissimo traguardo raggiunto dalla nostra Istituzione scolastica!
i nostri musei sono stati inseriti nel circuito delle "Vie dei Tesori" e saranno pubblicamente visitabili nei fine settimana di ottobre 2019
L’inedita collezione dello storico Istituto d’arte di Palermo
Venerdì 11 e 18, sabato 12 e 19 e domenica 13 e 20 ottobre 2019 dalle 10 alle 17.30
Piazza G.le Turba, 71 Palermo
durata visita: 30 minuti
Accessibile ai disabili
La storia del Liceo d’arte si interseca strettamente con quella del suo fondatore, lo scultore Vincenzo Ragusa, e con quella della moglie, la pittrice e acquerellista Otama Kiyohara, che cambiò il suo nome in Eleonora Ragusa quando, lasciato il Giappone ottocentesco, seguì, appena diciottenne, colui che sarebbe poi diventato suo marito. Il primo nucleo dell’Istituto d’educazione all’arte fu fondato da Ragusa nel 1884; tre anni più tardi si trasformò in Regia scuola superiore d’Arti applicate all’Industria, a Palazzo Airoldi: le Officine Ducrot e i ceramisti Richard Ginori spesso attingevano tra i giovani allievi per i loro operai. Nel 1924 l’istituto si sposta allo Schiavuzzo e soltanto in seguito sarebbe poi arrivato nell’odierna sede di piazza Turba. All’interno è stata realizzata la sala museo “Mario Delitala” (intitolata al grande incisore sardo scomparso nel 1990), che raccoglie una bella collezione di ceramiche, paramenti sacri e argenti, tra ‘600 e ‘900, che sono patrimonio dell’Istituto sin dall’epoca della sua fondazione.
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Un museo di storia naturale nascosto in una scuola: l'Istituto Parlatore
Venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17.30
Piazza Montevergini , 8
durata visita : 20 minuti
Accessibile ai disabili
Inaugurato nel 1862, l’Istituto tecnico “Filippo Parlatore” nasconde preziose collezioni storico-scientifiche tra le più importanti della città. C’è il Museo di storia naturale, con 32 vetrine distribuite in tre saloni, che custodiscono minerali e centinaia di esemplari di animali imbalsamati, tra mammiferi e uccelli, dalle specie più esotiche provenienti dall’Africa e dall’Australia, a quelle siciliane, tra cui un cucciolo di lupo e una foca monaca. C’è poi la galleria “I vicoli della memoria”, dove è possibile ammirare la collezione storica di strumenti topografici e modelli per lo studio delle tecnologie costruttive del passato. Infine, al secondo piano, si trova il Museo di scienze e tecnologie agrarie “Rosario Livatino”, in cui sono conservate macchine agricole in uso tra la fine dell’800 e i primi del ‘900
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